Asta stabilizzatore: a che cosa serve in una macchina

L’asta stabilizzatrice dell’auto una barra a forma di C formata da un tondino in metallo. Il suo compito è quello di collegare i bracci o i portamozzi delle ruote posizionate sullo stesso asse quando è presente uno schema di sospensioni indipendenti. Sebbene non abbia le spire e si sviluppi del senso della longitudine, l’asta funziona come una molla per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Dopo aver capito come è fatta una barra stabilizzatrice, passiamo subito a capire meglio a che cosa serve e soprattutto come funziona in un veicolo.

A che cosa serve la barra stabilizzatrice

Già dal suo nome, si può capire quale sia la funzione principale di una barra stabilizzatrice per l’automobile. In alcuni casi può essere indicata anche con il nome di barra antirollio. Per rispondere alla domanda a che cosa serva un’asta stabilizzatore, è sufficiente quanto detto. In particolare, la sua funzione è stabilizzare l’automobile e ridurre il rollio.

Chi è alla ricerca di una soluzione per diminuire il coricamento laterale in curva, non deve far altro che usare una barra di questo tipo. Una asta stabilizzatore A.B.S. è installato su tali marchi: Audi, Skoda, Volrkswagen, Seat. Infatti, una barra di questo tipo si colloca principalmente sulle auto sportive e su tutti quei modelli dei segmenti superiori.

Invece, per quanto riguarda le auto per il fuoristrada, sono più consigliate le barre sganciabili. Il motivo è legato al fatto che queste consentono sfruttare meglio la differenza tra le sospensioni, garantendo così una maggiore aderenza e contatto delle ruote con il manto stradale.

In altre parole, il suo compito mantenere il veicolo parallelo alla strada. L’asta stabilizzatore evita il rollio e stabilisce il veicolo senza aver bisogno di una taratura troppo rigida per le sospensioni. In questa maniera, si riesce a garantire ottima stabilità anche in curva senza sacrificare il comfort di marcia.

Come funziona un’asta stabilizzatore

Una barra stabilizzatrice ha un funzionamento particolare che vale la pena approfondire per capire meglio come si posiziona e quali sono le sue azioni durante il viaggio. La parte centrale della barra stabilizzatore è fissata in maniera flessibile alla scocca. Invece, i lati della barra sono ancorati ai sistemi dell’automobile che reggono le ruote. Questo consente all’asta di lavorare per torsione affinché venga limitato il lavoro autonomo delle due sospensioni e venga ridotto il rollio.

Se una delle due sospensioni lavora in compressione e l’altra in estensione, la barra riesce a trasferire una percentuale della forza di sospensione in scarico al lato più sollecitato. Questo permette di ottenere una maggiore aderenza con il manto stradale soprattutto quando si affrontano tratti in curva che sollecitano le sospensioni nel senso della longitudine.

Invece, quando le sospensioni sono sollecitate nel senso verticale, la barra consente ogni genere di movimento. Infatti, questa praticamente non incide in alcun modo quando il veicolo affronta buche, rallentatori, avvallamenti presenti purtroppo anche sulle strade di città che non ricevono una manutenzione adeguata.