Il Salone di Ginevra ha sempre saputo come regalare delle vere emozioni al suo pubblico appassionato di quattro ruote. Anche se non si vanno ad esaminare i tanti modelli di auto presentati troppo tempo fa, si potrà comunque constatare la presenza di numerose chicche della meccanica.
Tra queste vi è senza dubbio, accanto alla veloce e sgargiante Huayra Roadster, una particolare automobile Gran Turismo della Pagani. Prodotta tra il 1999 ed il 2010 in pochissimi esemplari e con un nome derivante da un vento caldo che soffia in Argentina, ecco dunque a voi la Pagani Zonda.
Nel caso del Salone di Ginevra si trattava dunque di una Zonda HP Barchetta, nome che ci fa venire subito il mente il celeberrimo modello di Alfa Romeo, scelta per dimostrare la crescita esponenziale del fatturato e della stabilità dell’azienda.
Pagani Zonda: dal garage alla parete
Un quadro appeso alla parete, grande o piccolo che sia, è sempre un elemento interessante di arredo perché è in grado di dare quel tocco di classe e di arte in più a qualsivoglia tipo di ambiente domestico ed anche lavorativo.
Detto ciò, ora che avete l’immagine del classico quadretto da ufficio bene impresso in testa, pensate se al suo posto ci fosse una macchina appesa alla parete e non una semplice tela o una stampa di una quattro ruote. Questo è lo sfizio molto particolare che si è tolto il pilota, guarda caso, argentino Pablo Pérez Companc.
Sul suo profilo Instagram l’uomo ha infatti postato una foto di una Zonda Revolucion, detta anche “Black Minion”, che fa la sua figura appesa nell’appartamento di Miami del pilota. La vettura in questione è priva di meccanica, altrimenti non sarebbe mai potuta venire appesa da nessuna parte, ed è sicuramente un qualcosa che non si vede tutti i giorni.
Ovviamente la Pagani Zonda “vera” è al sicuro nel garage con le ruote ben poggiate a terra e tutte le componenti meccaniche al loro rispettivo posto.
Pagani Zonda: la nonna da un milione di chilometri
Per una macchina da Gran Turismo il soprannome “La Nonna” potrebbe far pensare a qualcosa di lento e fuori moda, una vettura che presenta insomma delle caratteristiche in contrasto con il nuovo e la velocità della Pagani Zonda. Eppure non è così!
Ma partiamo dal principio. In onore del sessantesimo compleanno del fondatore dell’azienda Horacio Pagani, nato a Casilda il 10 novembre del 1955, venne ripristinata questa particolare tipo di Zonda. Si trattava infatti del modello più “vecchio” disponibile dato che risale al 1998 ed ha percorso oltre un milione di chilometri!
Sotto al cofano c’è un motore V12 da 7,3 litri della Mercedes da 555 Cavalli, poi potenziati fino a raggiungere i 750. Il lavoro ha poi restituito lustro e bellezza alla macchina visto che l’argento della carrozzeria ed il cuoio degli interni sono tornati allo splendore originario.
La Riviera del 2017
Originariamente battezzata con il nome di Pagani Zonda F, questa macchina era gialla, ma poi è stata “convertita” in azzurro ed ha preso alcuni elementi in prestito dal modello R.
A parte questo ha poi vestito i panni della vettura da corsa con l’alettone posteriore ed altre parti in fibra di carbonio per un assetto totale più leggero ed aerodinamico. Come se non bastasse, il suo motore era un V12 da 7,3 litri con ben 760 Cavalli di pura potenza!