Perché le auto non hanno più la ruota di scorta

Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente il numero di auto immesse sul mercato senza la ruota di scorta: scopriamo il perché di questa scelta dei produttori

Perché le auto non hanno più la ruota di scorta? È la domanda che qualunque automobilista potrebbe porsi osservando le vetture immesse sul mercato da diversi anni a questa parte, che ne sono sprovviste. Una scelta presa dai produttori per varie ragioni ma che espone chi guida al pericolo di restare fermo in mezzo alla strada con una gomma bucata, poiché le alternative non sono altrettanto efficienti. Fa eccezione il kit ruotino di scorta, ovvero una ruota di dimensioni ridotte che consente all’automobilista di proseguire la marcia sostituendo il pneumatico forato. Una soluzione che offre maggiori garanzie rispetto al kit di gonfiaggio e che può essere acquistata presso rivenditori specializzati come cerchigomme.it così da avere a bordo uno strumento utile nell’eventualità di una foratura.

La decisione di togliere la ruota di scorta

La scelta di togliere la ruota di scorta dalle automobili è stata presa dai produttori principalmente per ragioni di spazio e ingombri: la classica ruota fornita come rimpiazzo in caso di foratura sottraeva spazio utile nel bagagliaio e incideva in termini di peso. A ciò si aggiunge il fatto che una buona fetta di automobilisti finiva per non utilizzarla mai, perché nel frattempo l’evoluzione tecnologica ha permesso di realizzare pneumatici sempre più resistenti e duraturi. Da qui la decisione, piuttosto netta: eliminiamo la ruota di scorta. Il problema è che le forature sono rimaste, seppur meno frequenti in confronto al passato, e la ruota di scorta tradizionale non è stata sostituita con un’alternativa altrettanto efficiente. Tale scelta ha dunque finito per causare più grattacapi per gli automobilisti di quanti ne abbia risolto.

I limiti del kit di gonfiaggio

Come alternativa alla ruota di scorta si è deciso di puntare sul kit di gonfiaggio di emergenza, una soluzione sicuramente più pratica ed economica, nonché meno ingombrante. Tuttavia si tratta di uno strumento che presenta diversi limiti e che in alcune circostanze può rivelarsi perfino inutile. Tale dispositivo è composto da un sigillante, che va a tappare la foratura, e un compressore da impiegare per ripristinare la corretta pressione di gonfiaggio. L’intervento però può essere effettuato solo su forature di piccole dimensioni, dunque quelle più estese costringeranno l’automobilista a fermarsi e chiamare un carro attrezzi, così come i danni laterali alla spalla della gomma, che non possono essere riparati. Ecco spiegato perché in vari frangenti il kit di gonfiaggio rischia di essere completamente inutile e lasciare chi si trova a bordo del veicolo in balia degli eventi. Esistono delle alternative a questo dispositivo? Sì, il kit ruotino di scorta.

Perché scegliere il kit ruotino di scorta

Il ruotino ha dimensioni più contenute rispetto alla tradizionale ruota di scorta e perciò può essere alloggiato nella vettura con un minor ingombro e riducendo il peso complessivo. Diversamente dal kit di gonfiaggio, può essere montato sempre in caso di foratura, perché va a sostituire la gomma bucata, consentendo così di riprendere la circolazione. Anche il ruotino però – proprio come il kit per il gonfiaggio – è una soluzione temporanea e serve all’automobilista solo per raggiungere il proprio gommista di fiducia o l’officina più vicina. Sono infatti previste delle limitazioni precise da osservare quando lo si monta: non è possibile superare la velocità di 80 chilometri orari e la distanza massima percorribile è di 80 chilometri. Questo perché le dimensioni ridotte del ruotino creano degli squilibri e il battistrada più stretto offre una minor aderenza, dunque è necessaria più cautela. Si tratta ad ogni modo dell’unico limite di tale strumento, che permette comunque di proseguire la marcia una volta montato esattamente come faceva la cara vecchia ruota di scorta.