Che il futuro dell’auto sia elettrico sono in molti a dirlo: infatti molti sono stati gli esperimenti delle varie case costruttrici in questo senso, che grazie anche all’implemento tecnologico riescono a garantire oggi un buon compromesso tra affidabilità, prestazioni elevate e autonomia energetica.
Tra le varie concept car elettriche realizzate negli ultimi anni la Dendrobium di Vanda Electrics rappresenta in questo senso il perfetto esempio di come l’ingegneria dell’automotive stia puntando forte sul concetto di zero emissioni, senza rinunciare in alcun modo alla velocità e allo stile sportivo.
Ma andiamo a raccontare questa macchina del futuro più da vicino, andando ad analizzare i suoi dati tecnici e a conoscere la storia di questo progetto dal nome insolito, frutto di una collaborazione con la più avanzata ingegneria della Formula Uno.
Dendrobium: da dove nasce questo nome?
La Dendrobium è una vettura futuristica a zero emissioni, presentata lo scorso anno al Salone di Ginevra e realizzata dalla casa costruttrice di Singapore Vanda Elecrics, che vanta esperienza pluriennale nella realizzazione di veicoli da trasporto elettrici.
Il nome, che riporta alla mente una specie di orchidea selvatica che cresce nei posti più sperduti del mondo, è sinonimo di attenzione all’ambiente ma anche di uno spirito selvaggio che è tipico delle concept car da competizione.
Se poi pensiamo al fatto che alla base del progetto vi è uno scambio di know-how con la Williams Advanced Engineering – ossia la squadra di ingegneri che collabora con la omonima scuderia britannica di Formula 1 – ecco che abbiamo di fronte un prototipo destinato a spianare la strada alle supercar elettriche del futuro.
Quali sono le sue caratteristiche principali?
La collaborazione con la F1 si nota subito dalla ricerca aerodinamica che sta dietro alla linea della Dendrobium: infatti essa è stata frutto di attenti studi, i quali hanno avuto come obiettivo avuto quello di garantire il massimo della stabilità, ma soprattutto di massimizzare le prestazioni su strada.
A questo proposito le indiscrezioni del settore, seppur non confermate da Vanda Electrics, parlano di un motore completamente elettrico dalla potenza pari a 1.500 CV, in grado di accelerare da 0-100 km/h in 2,6 secondi. Numeri che possono competere alla pari con le più blasonate supercar a combustione interna.
L’ingegneria britannica da Formula 1 ha poi stretto la mano alla lunga esperienza della casa di Singapore in fatto di alimentazione elettrica, che ha saputo lavorare ottimamente sia sull’unità di propulsione elettrica in sé, ma anche sulle batterie.
Tornando invece all’aerodinamica della Dendrobium, come già detto questa è frutto del lavoro degli ingegneri della Williams Advanced Engineering, li quali hanno utilizzato una mescolanza di materiali per creare un telaio e una scocca leggeri e al tempo stesso rigidi, in grado di reggere al meglio la forza di accelerazione devastante del motore elettrico.
A questi si vanno poi ad aggiungere vari elementi in fibra di carbonio, in grado di dare un look sportivo e un sensibile contributo prestazionale a una vettura già di per sé molto competitiva.